LA SCACCIA: Cipolla e Basilico

Dame e Cavalieri di CONTI IN CUCINA, Sabbinirica,

...Non tornando Lorenzo, e l’Isabetta molto spesso e sollicitamente i fratei domandandone, sì come colei a cui la dimora lunga gravava, avvenne un giorno che, domandandone ella molto instantemente, che l’uno de’ fratelli le disse:


– Che vuol dir questo? Che hai tu a fare di Lorenzo, ché tu ne domandi così spesso? Se tu ne domanderai più, noi ti faremo quella risposta che ti si conviene.[…]

Avvenne una notte che, avendo costei molto pianto Lorenzo che non tornava, ed essendosi alla fine piagnendo addormentata, Lorenzo l’apparve nel sonno, pallido e tutto rabbuffato e con panni tutti stracciati e fracidi indosso, e parvele che egli dicesse:

– O Lisabetta, tu non mi fai altro che chiamare e della mia lunga dimora t’attristi, e me con le tue lagrime fieramente accusi; e per ciò sappi che io non posso più ritornarci, per ciò che l’ultimo dì che tu mi vedesti i tuoi fratelli m’uccisono.

E disegnatole il luogo dove sotterrato l’aveano, le disse che più nol chiamasse né l’aspettasse, e disparve. La giovane destatasi, e dando fede alla visione, amaramente pianse. Poi la mattina levata, non avendo ardire di dire al cuna cosa a’ fratelli, propose di volere andare al mostrato luogo e di vedere se ciò fosse vero che nel sonno l’era paruto.

E avuta la licenza d’andare alquanto fuor della terra a diporto, in compagnia d’una che altra volta con loro era stata e tutti i suoi fatti sapeva, quanto più tosto potè là se n’andò; e tolte via foglie secche che nel luogo erano, dove men dura le parve la terra quivi cavò; né ebbe guari cavato, che ella trovò il corpo del suo misero amante in niuna cosa ancora guasto né corrotto; per che manifestamente conobbe essere stata vera la sua visione. Di che più che altra femina dolorosa, conoscendo che quivi non era da piagnere, se avesse potuto volentieri tutto il corpo n’avrebbe portato per dargli più convenevole sepoltura; ma, veggendo che ciò esser non poteva, con un coltello il meglio che potè gli spiccò dallo ’mbusto la testa, e quella in uno asciugatoio inviluppata e la terra sopra l’altro corpo gittata, messala in grembo alla fante, senza essere stata da alcun veduta, quindi si partì e tornossene a casa sua. […]

Poi prese un grande e un bel testo, di questi nei quali si pianta la persa o il bassilico, e dentro la vi mise fasciata in un bel drappo, e poi messovi su la terra, su vi piantò parecchi piedi di bellissimo bassilico salernetano, e quegli di niuna altra acqua che o rosata o di fior d’aranci o delle sue lagrime non inaffiava giammai; e per usanza avea preso di sedersi sempre a questo testo vicina, e quello con tutto il suo disidero vagheggiare, sì come quello che il suo Lorenzo teneva nascoso; e poi che molto vagheggiato l’avea, sopr’esso andatasene, cominciava a piagnere, e per lungo spazio, tanto che tutto il bassilico bagnava, piagnea. Il bassilico, sì per lo lungo e continuo studio, sì per la grassezza della terra procedente dalla testa corrotta che dentro v’era, divenne bellissimo e odorifero molto. […]


Ora travagghiamu! eccovi di seguito la ricetta completa:


Ingredienti:



  • 1 kg di farina di grano duro
  • 25 gr di lievito di birra
  • ½ bicchiere di olio di oliva
  • 1 pizzico di sale
  • Acqua q.b.
  • Formaggio Caciocavallo Ragusano 100 gr a tocchetti
  • Basilico fresco q.b.
  • Cipolla di Giarratana q.b.
  • Olio extravergine di oliva Monti Iblei DOP

Preparazione:



1. Disponete a fontana la farina sul piano di lavoro, aggiungete il sale, l’olio di oliva e il lievito di birra disciolto in acqua tiepida.


2. Impastate energicamente tutti gli ingredienti e lavorate l’impasto fino ad ottenere un composto liscio ed elastico.


Impasto


3. Fatto ciò, fate lievitare il composto in un posto caldo e umido per circa 90 minuti.


4. Contemporaneamente iniziate a pulire la cipolla, sbucciatela e tagliatela a spicchi.


5. Aggiungete alla cipolla il basilico, il caciocavallo ragusano tagliato a tocchetti, un pizzico di sale e olio extra vergine d'oliva.

Cipolla, basilico e caciocavallo ragusano


6.Con l'aiuto del matterello (Lasagnaturi) stendete la sfoglia  di pasta dello spessore di pochi millimetri .
 
Sfoglia


8. Dividete la sfoglia di pasta circolare stirata in due metà e condite con la cipolla, il basilico e il caciocavallo.


Sfoglia di pasta farcita


9. Aggiungete un filo d'olio extravergine d'oliva Monti Iblei.

Sfoglia di pasta farcita


10. Richiudete ogni metà della sfoglia di pasta "a portafoglio", ovvero piegando l'impasto a strisce di lunghezza di 10 cm.


Video Farcitura e Chiusura



11. Sigillate le estremità con i cosiddetti "riefichi".

Scaccia chiusa


12. Spennellate con olio extravergine di oliva e infornate il tutto a 200 gradi per circa 35 minuti.


Scaccia Cipolla e Basilico




Buon divertimento, Buon appetito, Mangiamu e Salutamu